EST. 2020


EPISODE 13
MICRO-WATERS  
Caterina Morigi

20/4 - 1/6 
2024

Caterina Morigi, AARDUORK, Sea Bones, 2024, Courtesy Galleria Studio G7








Open by appointment 24H in advance info[[(at)]]aarduork.com

Salizada Zorzi,
Castello 4931, Venezia

ITA

MICRO - WATERS

Micro-Waters è una mostra con al centro un’indagine scientifco-immaginativa di un mondo inesplorato, conosciuto ma interamente da indagare attraverso una microscopia dello sguardo. Guardare all’interno della materia, nei pertugi osteoporici dei coralli, è qualcosa che non attiva soltanto la vista, è un’indagine tattile e sensibile della configurazione di un mondo sommerso. Quando ci si immerge nell’ambiente marino la relazione con tutti i materiali e gli elementi che lo compongono diventa improvvisamente osmotica. Il mondo subacqueo è liminale, stratificato di vite e materia: amplifica i nostri confini tattili e visivi. Caterina Morigi, che lo esplora sempre in apnea, cerca nei fondali le tracce dell'alleanza tra la materia viva e le rocce. Affascinata da come le superfici rugose diventino zone accoglienti per coralli e molluschi, combina le immagini che realizza con immagini scientifiche di numerosi elementi analizzati da laboratori di ricerca. Nel suo lavoro appaiono rime eidetiche tra i minerali e le conchiglie, entrambe composte di carbonato e fosfato di calcio. Si tratta di una alleanza invisibile, materica e immaginativa, evocata dalle opere esposte, impossibile da conoscere altrimenti. Se con le nostre dita possiamo sentire e assaggiare la superficie di ogni oggetto, tuttavia questa alleanza microcscopica ci sfugge. Cosa si nasconde nelle profondità della materia? Come possiamo arrivare anche solo ad immaginare una zona di contatto?

Caterina Morigi

Nella sua ricerca Caterina Morigi porta l’attenzione alla materia, brulicante di vita, territorio fisico e metaforico di unione e scambio. Per affrontare la sostanza delle cose si serve di uno sguardo ravvicinato, senza tempo, portando alla luce elementi apparentemente distanti e non percepibili con i nostri sensi allo stato normale. L’opera diventa un dispositivo mutevole e cangiante che serve per attuare ribaltamenti tra soggetto e cornice, centro e margine, e dare avvio a una moltitudine di immagini fluide differenti e soggettive.Caterina Morigi (Ravenna, 1991) si laurea in arti visive allo IUAV di Venezia, la sua pratica, prevalentemente installativa, si concentra sui mutamenti della materia e sulla relazione sostanziale che sussiste tra umano e naturale.  Partecipa a residenze artistiche tra cui Et in Arcadia Ego della Quadriennale di Roma e Atelier 2015 della Fondazione Bevilacqua la Masa. Il suo lavoro è stato esposto al Museo MAMbo, Bologna; Palazzo Reale, Milano; Archivio Casa Morra, Napoli; Villa Della Regina, Torino; Musée des Merveilles de Tende, FR; Fotografia Europea, Reggio Emilia; Art Rotterdam, NL; Museo Nazionale della Montagna, Torino; Video Sound Art festival, Milano; Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, SV.

È rappresentata dalla Galleria Studio G7.


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ENG


MICRO - WATERS

Micro-Waters is an exhibition with at its centre a scientific-imaginative investigation of an unexplored world, known but entirely to be investigated through a microscopy of the gaze. Looking inside matter, into the osteoporic pertuosities of corals, is something that not only activates sight, it is a tactile and sensitive investigation of the configuration of an underwater world. When one immerses oneself in the marine environment, the relationship with all the materials and elements that compose it suddenly becomes osmotic. The underwater world is liminal, layered with life and matter: it amplifies our tactile and visual boundaries. Caterina Morigi, who always explores it in apnea, searches the seabed for traces of the alliance between living matter and rocks. Fascinated by how rough surfaces become welcoming zones for corals and molluscs, she combines the images she creates with scientific images of numerous elements analysed by research laboratories. In her work, eidetic rhymes appear between minerals and shells, both composed of calcium carbonate and phosphate. It is an invisible, material and imaginative alliance, evoked by the works on display, impossible to know otherwise. While we can feel and taste the surface of each object with our fingers, this microscopic alliance eludes us. What is hidden in the depths of matter? How can we even imagine a contact zone?

Caterina Morigi

In her research, Caterina Morigi brings attention to matter, teeming with life, the physical and metaphorical territory of union and exchange. To address the substance of things she uses a close, timeless gaze, bringing to light elements that are apparently distant and not perceptible with our senses in their normal state. The work becomes a changeable and iridescent device that serves to effect reversals between subject and frame, centre and margin, and initiate a multitude of different and subjective fluid images.Caterina Morigi (Ravenna, 1991) graduated in visual arts at the IUAV in Venice. Her practice, mainly installation-based, focuses on the changes in matter and the substantial relationship between human and natural. He has participated in art residencies including Et in Arcadia Ego at the Quadriennale di Roma and Atelier 2015 at the Fondazione Bevilacqua la Masa. Her work has been exhibited at Museo MAMbo, Bologna; Palazzo Reale, Milan; Archivio Casa Morra, Naples; Villa Della Regina, Turin; Musée des Merveilles de Tende, FR; Fotografia Europea, Reggio Emilia; Art Rotterdam, NL; Museo Nazionale della Montagna, Turin; Video Sound Art festival, Milan; Istituto Italiano di Cultura, Stockholm, SV.

She is represented by Studio G7 Gallery.



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